
Cosa è il deficit dello Spi e dello Spe? Partiamo con lo spiegare che riguarda intanto il nervo ischiatico o sciatico: un nervo misto che ha origine nel plesso sacrale ed esce dalla cavità pelvica, passando dietro l’osso ischiatico.
Superata la natica, si trova in prossimità della coscia dove decorre lungo al femore. Vicino alla cavità poplitea (regione dell’arto inferiore situata posteriormente al ginocchio) si divide in due rami terminali: il nervo tibiale e il nervo peroniero comune.
Nervo tibiale (sciatico popliteo interno SPI) innerva il gruppo posteriore della gamba, i muscoli plantari del piede, parte della cute posteriore della gamba, la cute plantare del piede e la cute dorsale delle falangi distali.
Il nervo peroniero comune (chiamato anche sciatico popliteo esterno SPE) innerva i muscoli laterali e anteriori della gamba, i muscoli dorsali del piede, la cute anterolaterale della gamba e la cute dorsale del piede (con l’eccezione delle falangi distali).
Quando si parla di deficit dello spi e dello spe si sta parlando si una compressione del nervo sciatico popliteo esterno o interno.
Nel caso di deficit dello SPE la compressione è esterna al tunnel fibulare e sono anche presenti parestesie sul dorso del piede e sulla faccia antero-laterale della gamba.
Questo tipo di patologia comporta, come conseguenza principale, una paresi nell’elevazione del piede e si parla di caduta di esso.
Il ramo peroneo superficiale muove il piede verso l’esterno, mentre il ramo principale tibiale anteriore ruota il piede verso l’interno.
I sintomi nella sindrome dello Spe riguardano una sofferenza del nervo sciativo popliteo esterno, proprio sotto al ginocchio che può portare a un dolore nella parte laterale della gamba fino al piede. Ma può essere associato anche a patologie della colonna vertebrale lombare, come l’ernia del disco.
Le principali cause possono essere traumi diretti (ferite di taglio, fratture) o indiretti (lussazioni del inocchio, lesioni ai legamenti), ma anche compressioni in seguito a bendaggi, accavallamenti delle gambe, cisti siero-mucose ecc…
In caso di deficit dello SPI si assiste ad una perdita di movimento nella parte inferiore della gamba, causata da un danno al nervo tibiale, che supporta i muscoli del polpaccio e del piede. I sintomi più comuni della patologia in questione sono intorpidimento o formicolio sul fondo del piede, senso di bruciore, dolore, difficoltà a camminare, debolezza del ginocchio e del piede.
Le cause del deficit dello SPI possono andare da traumi diretti alla pressione prolungata del nervo. Ma alcune cause possono derivare da malattie sistemiche come la polineuropatia (danni multipli ai nervi), come il diabete o la poliarterite nodosa.
Il deficit dello SPI e dello SPE possono essere diagnosticati con un esame neuromuscolare delle gambe attraverso test come l’EMG (elettromiogramma, una registrazione dell’attività elettrica nei muscoli), il test di conduzione nervosa o una biopsia del nervo.
Il caso trattato è quello di un uomo di 45 anni OPERATO PER UN OSTEOSARCOMA AL BACINO. La conseguenza è stata un deficit sia dello SPI che dello SPE, cioè dello sciatico popliteo esterno ed interno, con un deficit dei dorsiflessori e dei plantiflessori.
Il paziente si è presentato presso Ortopedia Mancini con una molla tradizionale e standard, chiamata molla di codivilla, realizzata in polipropilene. Con Tale molla il paziente deambulava in maniera molto insicura, incerta e precaria.
Noi abbiamo realizzato un tutore con delle articolazioni che supportassero sia la dorsiflessione che la plantiflessione. Le due articolazioni sono state pensate per essere regolabili, quindi sia la spinta dorsiflessoria che quella plantiflessoria le abbiamo regolate e personalizzate sul paziente.