Dopo anni di esperienza riteniamo utile l’utilizzo di questa articolazione in pazienti con deficit plantiflessori (tricipite) e dorsflessori (tibiale anteriore)
Aspetti biomeccanici:
Il deficit plantarflessorio inibisce:
- SECONDA ROCKER (fig. b) in quanto la mancata contrazione eccentrica del tricipite non permette di gestire l’avanzamento della tibia sul piede;
- TERZA ROCKER (fig. c) in quanto la mancata contrazione concentrica del tricipite non consente il push-off.
Il deficit dorsiflessorio inibisce:
- PRIMA ROCKER (fig. a) in quanto manca la contrazione eccentrica del tibiale anteriore che occorre per frenare la discesa del piede;
- LA FASE DI SWING in quanto manca la contrazione concentrica del tibiale anteriore che occorre per sollevare il piede.
L’articolazione NEUROSWING è dotata di due molle:
- a spirale per gestire la dorsiflessione;
- a tazza, ben più robusta, per gestire la plantarflessione e permettere di sollevare il peso del paziente.
Le molle possono essere intercambiabili con elasticità differenti.
Struttura regolabile
Grazie alla struttura regolabile dell’articolazione l’ortesi può essere adattata individualmente alla deambulazione patologica del paziente. Qualora la situazione generale del paziente dovesse cambiare (tono muscolare, sicurezza, ecc.) è possibile regolare ed adattare l’articolazione alla nuova situazione.
Libertà di movimento regolabile
Nelle prime fasi di riabilitazione dopo un intervento può essere necessario rimuovere, in tutto o in parte, la libertà di movimento di un’ortesi per poi ripristinarla solo successivamente. Grazie ad una vite specifica, integrata nell’articolazione, la libertà di movimento può essere bloccata completamente in flessione plantare e dorsale ed essere rilasciata di nuovo in maniera graduale.
Forza elastica modificabile
Grazie alle unità elastiche intercambiabili la forza elastica in flessione plantare ed estensione dorsale può essere adattata in maniera individuale alle esigenze del paziente. Nel complesso l’assortimento comprende cinque unità elastiche diverse la cui forza varia da normale a ultra elevata e copre una libertà di movimento da 15° fino a 5°.
Il progetto ortesico prevede la realizzazione di un tutore AFO con le seguenti caratteristiche:
- Realizzato in fibra di carbonio al fine di garantire rigidità, leggerezza ed evitare torsioni durante la deambulazione essendo provvisto di una sola asta;
- L’ articolazione deve essere posizionata medialmente (in caso di piede supinato) o lateralmente (in caso di piede pronato) per evitare conflitti meccanici con il malleolo interessato;
- Valva posta anteriormente al fine di sfruttare la cresta tibiale come punto di contro-rotazione.
Ad oggi è possibile effettuare una prova con un DISPOSITIVO TEST, al fine di verificare la congruenza con il progetto riabilitativo e l’efficacia per il singolo paziente.
CODICI ISO:
06.12.06.012 | Tutore Gamba Piede a valva costruito da calco in gesso |
06.12.18.199 x2 | Articolazione in Talismo con molla di spinta dorsi-flessoria e molla di spinta planti-flessoria |
06.12.18.211 x 10 | Inserti in carbonio (essendo il tutore interamente realizzato in fibra di carbonio) |
06.12.18.202 | Articolazione con Limitazione Eccentrica della flessoestensione |
06.12.18.208 | Armatura Calcaneare |
06.12.18.220 | Piede rigido |
06.12.18.229 | Cuscinetto di Contenzione |
06.12.18.238 | Rivestimento posteriore di contenzione |
06.12.18.232 | Estetizzazione Polpaccio Coscia |
06.12.03.063 | Plantare modellato in fibra di carbonio |
06.12.18.328 | Rivestimento aste laterali |
N.B.: Qualora non fossero autorizzati tutti gli inserti in carbonio la differenza sarà a carico dell’assistito.
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